Dai primi esordi all’insegna del blues, i Jethro Tull hanno attraversato la storia del rock, sperimentando vari generi: dal folk rock all’hard rock, dal progressive rock alla musica classica. Dopo la pubblicazione di RökFlöte, l’iconica band annuncia 4 nuovi appuntamenti con cui torneranno dal vivo in Italia nel 2024: l’unica data nell’intero Triveneto è fissata il 13 febbraio 2024 al Teatro Politeama Rossetti di Trieste.
I biglietti per lo show – organizzato da VignaPR, FVG Music Live e il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Concerto Music e Zodiak srl – saranno acquistabili a partire dalle ore 14.00 di venerdì 8 settembre online su Ticketone.it, Vivaticket.com, Ticketmaster.it e in tutti i punti autorizzati.
Dopo l’uscita di “The Zealot Gene” del 2022, il primo album della band dopo di 19 anni, Ian Anderson e la band sono tornati con un disco di 12 tracce basato sui personaggi e sui ruoli di alcune delle principali divinità dell’antico paganesimo norreno, esplorando allo stesso tempo il “RökFlöte” – flauto rock – che i Jethro Tull hanno reso iconico. Recentemente è stato pubblicato anche il primo singolo estratto dall’album, insieme allo splendido video animato di “Ginnungagap” (creato da Costin Chioreanu). Il brano si ispira al dio Ymir, il proto-essere, un essere primordiale, nato dal veleno che gocciolava dai fiumi ghiacciati chiamati Élivágar e che viveva nel vuoto senza erba di Ginnungagap.
I Jethro Tull apparvero per la prima volta con questo nome nel 1968 nel famoso Marquee Club di Londra e da lì riuscirono a creare immediatamente un largo seguito, suonando su e giù per l’Inghilterra. Il vero successo – anche un po’ a sorpresa – arrivò al Sunbury Jazz e al Blues Festival nell’estate del 1968. I Jethro Tull registrarono e pubblicarono il loro primo album, This Was, con la formazione originale con Anderson, Cornick, Bunker e Abrahams. Dopo la sostituzione di Mick Abrahams con Martin Barre, circa altri 30 musicisti si sono avvicendati nelle fila dei Jethro Tull, marchio che sopravvive fino ad oggi e dura nel tempo: Ian Anderson si esibisce con la band in genere per circa un centinaio di spettacoli ogni anno in tutto il mondo.
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